sabato 29 dicembre 2012
La vache qui rit
“La mucca che sorride”:ovvero l'unico 'formaggio' che finora ho trovato e che corrisponde ai nostri formaggini, quelli nelle scatole rotonde di cartone. È stata questa la mia colazione durante la mia prima settimana qui a Mékhé, alloggiata nella stanza per gli ospiti dell'UGPM.
Il quartier generale dell'UGPM si trova all'uscita di Mékhé, sempre sulla strada principale; un portone azzurro si apre su un cortile su cui si affacciano gli uffici, alcune stanze, i bagni e l'atelier solare Kayer.
Alle sei circa tutti tornano a casa, ma non sono l'unica a rimanere per la notte. Ci sono anche due ragazzi che lavorano qui, Cissé e Moustapha. Hanno una stanza per la settimana e il weekend tornano dalle loro famiglie, uno a Dakar e l'altro a Bambey.
La sera andiamo insieme a prendere qualcosa per la cena e poi torniamo per mangiare e chiacchierare un po' prima di andare a dormire.
Alle sette circa arriva anche il guardiano, Modou; non parla francese ma ci spieghiamo lo stesso se serve qualcosa! Si mette su una stuoia fuori dalla mia stanza per pregare e poi rimane fino all'alba.
Durante la permanenza lì avevo la mia boutique di fiducia, proprio di fronte, appena attraversata la strada. Un bicchiere di café Touba e pane e formaggio la mattina, panino con i piselli la sera,e tutto il resto di cui potessi avere voglia durante la giornata!
I primi giorni qui sono stati un molto impegnativi, tanti nomi da ricordare, tante cose da imparare e soprattutto la barriera linguistica. Il mio francese inizialmente era un po' zoppicante e poi qui la lingua più parlata rimane il wolof. Tutti mi incitano a impararla ma per me è già complicato spiegarmi in francese!! Ora che ho imparato i nomi e ingranato con il francese sono pronta invece per un po' di wolof...inshallah!
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