mercoledì 26 dicembre 2012

15 dicembre: Cherif-Ka



Prima visita al villaggio Cherif Ka: è qui che dovrebbe partire prossimamente un progetto di Fratelli dell'uomo sulla sovranità alimentare. 
Partiamo con la jeep di Falilou, presidente di UGPM, e con noi viene anche Adama, un animatore delle comunità di villaggio dell'associazione.
Seguiamo per un po' la Dakar-St.Louis, la principale strada del paese, per inoltrarci poi in una strada sterrata e sabbiosa. In questa zona c'è un clima arido, tra gli arbusti e la rada vegetazione spiccano gli imponenti baobab, albero simbolo del Senegal.
Solo mezz'ora di viaggio e siamo a Cherif Ka.



La piazza è una grande distesa di sabbia contornata dalla moschea e dalla futura banca delle sementi.
La prima cosa da fare in un villaggio è porgere i saluti all'autorità. Andiamo quindi a salutare un anziano signore seduto su una stuoia, all'ombra di una veranda. Falilou traduce per me perché capisce poco il francese.



Poi ci spostiamo nel fulcro della vita del villaggio. Un gruppo di donne sta preparando il bissap, ovvero separano l'arbusto dal fiore di ibisco per poi preparare un decotto che qui si beve fresco e molto zuccherato. Da noi è conosciuto come karkadé, si beve caldo e proviene soprattutto dal Kenya. Io consiglio il bissap!


Qui ci sono anche altri uomini e molti bambini. C'è anche Tasrif, rientrato dall'Italia per le vacanze. Abita a Milano ed è il maggior contribuente al progetto che avrà luogo qui nel suo villaggio. Cerco da fare qualche domanda in più ma ci fermiamo per poco tempo.
Tornerò e allora ci sarà anche il fratello di Tasrif così potremo discutere insieme del progetto e del loro ruolo.   


Prima di ripartire facciamo una passeggiata fino ai campi coltivati a manioca e poi Falilou si ferma per fare due chiacchiere all'ombra della moschea sgranocchiando arachidi.

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