Breve fuga in spiaggia prima di partire verso l'entroterra senegalese. C'é parecchio movimento nella periferia di Dakar, si esce dalla città quasi a fatica. Con qualche chilometro in più si imbocca la strada che porta a Diourbel. Sabbia, terra rossa, baobab e qualche albero secco é il paeseggio che ci circonda e che ci accompagnerà per tutto il viaggio.
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Pozzo di Koki Guye |
Sosta pranzo a Thiés in un ristorante biologico, molto buono ed economico e poi di nuovo in macchina. La temperatura continua a salire, arriviamo in città con ben 41 gradi, ci incontriamo col responsabile della rete idrica del comune che ci accompagna nel villaggio di Koki Guye. Nel villaggio sono partiti i lavori di costruzione di un pozzo. Attualmente sono arrivati a 62 metri di profondità e ancora non hanno raggiunto l'acqua.Sembra comunque che anche gli altri villaggi della zona abbiano avuto lo stesso problema con gli scavi.
Il giorno seguente pronti per partire verso Guelackh. La pace dei sensi. Un piccolo villaggio, nella provincia di Saint Louis, di allevatori e coltivatori. Si coltiva in modo biologico per la sussistenza e per la vendita ma sopratutto per nutrire gli animali. C'é un asilo per i bambini e un'infermeria, si producono formaggi di pecora, marmellate e conserve. Si dipingono tessuti con colori naturali per farne dei vestiti, zaini, cappelli e cosi via... Da 23 anni i fondatori di questo villaggio, Ousmane e Doudou, hanno lavorato per creare tutto questo. Ci sono nuovi progetti e nuove idee da realizzare ma sempre rispettando le filosofia africana....piaanoo piaaanooo....
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Guelakh |
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Guelakh |
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Insomma penso proprio che quando rimmarro' da sola a proseguire il mio viaggio ci ritornero'...
Penso che una tappa in questo posto sia obbligatoria durante un viaggio in Senegal, anche giusto per staccare dal forte caos cittadino. Senza dubbio puo' essere un'esperienza di vita non indifferente.